Real Madrid-Barcellona, Benitez rischia
Cronaca
21 Novembre 2015 Fonte:
Gazzetta dello Sport
Circolano voci di un possibile esonero del tecnico, ex Napoli, in caso di sconfitta dei blancos
Il Clasico numero 231 è la prima sfida da allenatori per Rafa Benitez e Luis Enrique. L'ultima volta che Real e Barça erano guidate da due spagnoli (Juande Ramos e Guardiola) finì 6-2 per i catalani. I blaugrana arrivano alla sfida con 3 punti di vantaggio (con un Messi in forse), i blancos sono agitati e tormentati dai dubbi. Ultimamente Ronaldo ha sorriso solo sul red carpet che gli hanno steso a Londra per la presentazione del documentario a lui dedicato. È da qualche tempo che l'umore di Cristiano viaggia tra il grigio e il nero, con pochi gol (a segno in 4 delle ultime 12 uscite), molti sbuffi e scarso entusiasmo generalizzato. Il portoghese in questo avvio di stagione pare più imbronciato del solito: per l'allenatore, col quale il feeling è sotto zero, per la posizione in campo, per l'assenza di Benzema, che tanto l'aiuta ad essere migliore, per la presenza di Bale, che lo confina in un territorio sgradito e lo minaccia anche a livello d'immagine, per il presidente, col quale la stima reciproca è ai minimi storici. Ronaldo stava benissimo con Carletto: se l'è presa con Florentino per il licenziamento e ha accolto Benitez con gelido distacco e appena questi non l'ha adulato pubblicamente e ha cominciato a mettere la chiesa gallese al centro del Real villaggio ha messo il muso e si è allontanato dall'allenatore.
Catapultato in questa schizofrenica realtà nella quale ogni sospiro diventa urlo grazie alla magnificazione della stampa affamata di notizie, Benitez cerca alacremente di conquistare tutti: il presidente, Ronaldo, gli altri giocatori, i media. Al momento, non ha conquistato nessuno. Rafa si presenta al suo primo Clasico adulto (dopo quelli con le giovanili) isolato, accompagnato solo dai dubbi e dai nervi. Rafa continua a dire che il suo è un Madrid offensivo, stampa e tifosi (in linea col presidente) gli rinfacciano un difensivismo capelliano. Povero Rafa, ci viene da dire. Ha visto come Ancelotti ha cercato senza esito il benedetto equilibrio necessario per convertire la compilation Galattica in una squadra capace di vincere la Liga, ha provato a cambiare qualcosa e appena ha trovato un'ancora in mezzo al campo, il brasiliano Casemiro, il giocatore che potrebbe rappresentare una nuova versione di quello che era Makelele per la prima galassia Zidane, Ronaldo, Raul, Figo e Solari gliel'hanno rinfacciato. Povero Rafa anche perché il giocatore che più serve a far rendere Ronaldo, Karim Benzema, è acciaccato psicologicamente oltre che fisicamente. Benitez aveva chiesto al francese 25 gol e Karim aveva iniziato alla grande: 6 reti in 5 partite. Poi un leggero infortunio e la mazzata del caso Valbuena. Karim è scosso, Ronaldo scocciato, il madridismo preoccupato. "Siamo favoriti, giocheremo e attaccheremo per vincere" ha ripetuto ieri Benitez come un mantra in sala stampa. Non ha convinto granché e oggi il Bernabeu lo aspetta con le dita in bocca: se le cose si dovessero mettere male i fischi entreranno in campo rapidamente. E Ronaldo osserverà con distacco.
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