Spalletti: "Fatto qualcosa di immenso"
Interviste
12 Ottobre 2022 Fonte:
Gazzetta dello Sport
"In questa qualificazione c'è la voglia e la determinazione di far bene in questa competizione"
Spettacolo, vittoria, qualificazione. Il Maradona vive un'altra notte magica, che lancia il Napoli agli ottavi di finale di Champions League con due turni d'anticipo e a punteggio pieno. A farne le spese è di nuovo l'Ajax, che nel doppio confronto ha incassato dieci gol dagli azzurri. Un risultato storico per il club, che non era mai riuscito a passare il girone con tutto questo margine.
SPALLETTI FELICE — Luciano Spalletti però preferisce condividere i meriti. “Sono il primo allenatore ad aver guidato i ragazzi che sono stati in grado di fare qualcosa di immenso. In questa qualificazione c'è la voglia e la determinazione di far bene in questa competizione. Sono stati bravi i giocatori ad assorbire tutta la carica dell'ambiente, si viene coinvolti e trascinati dal pubblico, quasi mi girava la testa con le urla dello stadio” ha raccontato il tecnico ai microfoni di Sky Sport al termine della partita. Ciò che impressiona è anche un calcio divertente, che privilegia l'estetica tanto quanto l'efficacia: “Gli schemi non esistono più nel calcio, gli spazi non sono più fra le linee ma tra gli avversari. Diventa fondamentale quindi saperli riconoscere nei tempi giusti, col coraggio di cominciare sempre le azioni. La Champions ha fatto vedere di nuovo quanto è difficile: sull'unica distrazione, con Anguissa infortunato, l'Ajax ha rimesso in piedi la partita. Ogni volta che si abbassava il ritmo e che siamo mancati di continuità, loro sono arrivati davanti al portiere”.
TANTE OPZIONI — Il ritorno in campo di Osimhen ha anche evidenziato come cambia la proposta di gioco quando il nigeriano guida il reparto avanzato. “Con Victor facciamo le cose in modo diverso, poi non sapevamo a che punto fosse in termini di condizione, perché ha fatto pochi allenamenti con noi e nemmeno troppo intensi visti i tanti impegni ravvicinati. È abbastanza capoccione nell'andare avanti e quindi è finito in fuorigioco. Anche se non ha partecipato come al solito alla fase difensiva, il suo ingresso serviva perché senza Anguissa bisognava allungare la squadra ripartendo da metà campo: gli avversari hanno pressato bene e partire dal basso poteva essere un rischio. Con Raspadori sicuramente palleggiamo di più e meglio, è il calciatore adatto per fare questo giochino del 4-3-2-0 perché ogni tanto scompare lì davanti ed è straordinario quando realizza” ha proseguito l'allenatore.
|