Garcia: "A Napoli ero prigioniero di De Laurentiis"
Interviste
27 Febbraio 2025 Fonte:
Corriere dello Sport
"I risultati che si sono susseguiti dopo il mio esonero hanno dimostrato tutti gli errori commessi dal presidente"
"De Laurentiis? Capisce di cinema, ma non molto di calcio". Così Rudi Garcia parlava del presidente del Napoli qualche tempo fa, a dicembre scorso, dopo un addio burrascoso che ha lasciato una coda di polemiche e risentimenti. L'ex tecnico della Roma, attuale ct del Belgio, era arrivato a Napoli nel giugno 2023 come erede di Spalletti, raccogliendo una squadra scudettata che però non ha mai saputo far esprimere come lui voleva e immaginava e soprattutto ai livelli della stagione precedente, quella del tricolore. Il lieto fine non c'è mai stato e la separazione, a novembre 2023, dopo soli cinque mesi, è stata inevitabile. Adesso, Garcia è tornato a parlare in un'intervista a L'Equipe di quel periodo e del rapporto con De Laurentiis, senza risparmiare un po' di veleno.
“Napoli? Amavo tutto: lo stadio, la città, i tifosi e la squadra. Tranne le interferenze del presidente. Ero un po' prigioniero, ma esiste un'espressione italiana, il tempo è galantuomo, che può essere tradotta come il tempo ristabilisce la verità e rimette ogni cosa a posto", ha spiegato al quotidiano francese Rudi, oggi alla guida del Belgio e pronto all'esordio contro l'Ucraina il prossimo 20 marzo in Nations League. “Ho lasciato la squadra al quarto posto ma poi, con altri due tecnici, sono arrivati decimi. Eravamo anche quasi qualificati per gli ottavi della Champions League. Ho commesso degli errori, ma ero nel giusto. I risultati che si sono susseguiti hanno dimostrato tutti gli errori commessi dal presidente”, ha aggiunto. Senza veli, ma (forse) con un po' di rancore.
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