Angela Castorelli
Nuovo Utente
Prov.: Salerno
Città: Roccapiemonte
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Inserito il - 12/01/2021 : 20:25:40
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Oggi-come possiamo leggere sul Corriere del Mezzogiorno in un bell'articolo a firma di Gimmo Cuomo- Francesco Paolo Casavola, insigne giurista, noto a più generazioni di studenti, che ne hanno seguito i corsi di Storia del Diritto romano alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università Federico II, compie oggi novant'anni. Un traguardo importante, raggiunto dopo una vita operosa dedicata allo studio e all'insegnamento della sapienza giuridica degli antichi Romani. E' nato a Taranto il 12 gennaio del 1931. Dopo la laurea in Giurisprudenza all'Università di Macerata, ha conseguito la libera docenza in Diritto romano, iniziando l'insegnamento all'Università di Bari. Durante gli studi ha preso parte attiva all'attività della Federazione universitaria Cattolici italiani. Esponente di rilievo del cattolicesimo liberale, ha dedicato energie e passione al Movimento Laureati Cattolici, del quale è stato anche presidente nazionale. Dopo gli esordi a Bari, ha svolto la sua milizia culturale nell'ateneo federiciano. Negli anni Sessanta ha svolto importanti ricerche nell'ambito delle Istituzioni di Diritto romano, incrementando con i suoi preziosi contributi il prestigio della scuola romanistica napoletana, che ha avuto in Vincenzo Arangio Ruiz il suo fondatore riconosciuto. Ai corsi di Storia, sempre affollatissimi da parte degli studenti del primo anno di Giurisprudenza, ha affiancato negli anni l'attività di ricerca sul diritto tardoantico e sulla storiografia giuridica. Dal 1983 al 1986 è stato preside della facoltà di Giurisprudenza della Federico II. E dopo aver raggiunto l'età della pensione ha continuato a tenere le sue lezioni di Storia al Suor Orsola Benincasa. Apprezzato, oltre che per il suo vasto patrimonio di conoscenze, anche per la pacatezza e l'equilibrio, è stato più volte incalzato per importanti ruoli politici. Ma il professore ha sempre voluto tenersi lontano dall'arengo delle competizioni elettorali. Ha tuttavia accettato di ricoprire ruoli istituzionali nei quali ha dato prova di saggezza e terzietà. Nominato nel 1986 dal Parlamento giudice della Corte costituzionale, ha guidato il massimo organo di garanzia in qualità di presidente, dal novembre del '92 al febbraio del '95. Dal '96 al '98 è stato Garante per l'editoria e la radiodiffusione. Per un decennio ha guidato l'Istituto per l'Enciclopedia italiana, e dal 2006 è stato presidente del Comitato nazionale per la Bioetica. Notevole la sua produzione scientifica, dai testi di diritto in senso stretto agli scritti sulla bioetica, a un saggio sul futuro dei cattolici in politica. Oggi gli viene consegnato un corposo volume di scritti in suo onore, "Armata sapientia", Editoriale Scientifica, a cura di Lorenzo Franchini.
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