Incontro a Capri tra Insigne e De Laurentiis
Cronaca
3 Maggio 2019 Fonte:
Corriere dello Sport
Mezz'ora scarsa, il tempo necessario per scambiarsi le proprie opinioni in un momento delicato
Le quattordici e trenta d'una domenica a modo suo «strana», con l'eco stordente dei cori di Frosinone che s'è diffuso nell'etere e nell'aria ed è atterrato ovunque: è un vociare che si coglie qua e là, un chiacchiericcio che appartiene a chiunque, perché in quel momento s'è scatenato un «dibattito» a cielo aperto che è ovunque, quando a Capri, nell'albergo che ospita il presidente De Laurentiis, cala il silenzio per lo stupore e la curiosità. Il primo passo verso la «normalizzazione» d'una storia lunga e quotidianamente in stato d'aggiornamento si registra proprio qualche istante dopo il triplice fischio di chiusura di Frosinone-Napoli, mentre restano negli occhi le prodezze di Younes e di Mertens e invece i timpani sono ancora frastornati dai cori che hanno accompagnato (anche) il rifiuto d'un tifoso di tenersi la maglia di Callejon: Insigne, sua moglie Genny, i suoi figli e i genitori hanno appena smesso di vedere la partita, sono in giro e hanno una meta, il «Quisisana », sapendo o sperando che possa esserci Aurelio De Laurentiis, annunciato a Capri. «C'è il presidente?». C'era, il presidente, pure lui (ovviamente) reduce dalla sua ora e mezza di full immersion del Napoli e felicemente sorpreso per quella visita inaspettata.
CHIACCHIERATA - Il retroscena è tutto qua e quello che poi accade nell'enorme sala in cui De Laurentiis e gli Insigne si liberano e si lasciano andare a riflessioni personali è protetto dalle pareti e dalla riservatezza, dalla discrezione che è di chiunque e che è impossibile violare, non essendo filtrato nient'altro di più, neanche un sospiro. Però quello è un (bel) gesto, un cenno di adesione, la volontà di dimostrare - da parte di Insigne - che ci sono momenti in cui esiste la crisi tecnica e pure quella ambientale, ma si può uscire dalla tormenta o comunque condividerla e chiacchierarne. E in quella mezz'ora scarsa, il tempo necessario per scambiarsi le proprie opinioni sulla partita ma anche sul momento, è l'indizio d'un mutamento. Da Capri a casa Ancelotti, poi, è niente...
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