De Laurentiis: "Mi scuso con i tifosi per sconfitta"
Interviste
3 Settembre 2018 Fonte:
Mediaset
"Ma Ancelotti è un signor allenatore e ha bisogno di tempo per capire cosa fare e chi far giocare"
Dopo la batosta di Marassi, è il caso di intervenire. E lo fa il presidente De Laurentiis chiedendo scusa ai tifosi per quel che è accaduto domenica sera a Genova contro la Samp. Un gesto anche per riparare a eventuali temporali che, si sa, arrivano al primo impatto negativo. E il Napoli a 6 punti non dev'essere una squadra in crisi, bensì una squadra che ha sbagliato -e di brutto- una partita.
"Ho sempre detto che le prime partite sarebbero state partite di assestamento, di conoscenza per un allenatore che manca dall'Italia da diversi anni. Quando si cambia è come se si ricominciasse tutto da capo, io mi scuso con i tifosi per la sconfitta, so che loro vogliono sempre vincere, ma io ero stato più realista sin dall'esordio: sapevo che ci sarebbero volute almeno 7-8 partite per avere la quadra. Ancelotti è un signor allenatore e ha bisogno di tempo per capire cosa fare e chi far giocare". Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis in un'intervista rilasciata ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.
Il vulcanico patron azzurro però è andato oltre commentando anche il girone di Champions ostico: "Chiederò spiegazioni alla Uefa perché non è possibile che il Liverpool, che è arrivato in finale di Champions, si trovasse in terza fascia. E' una anomalia clamorosa. Il girone è difficile, ma se si deve vincere meglio farlo contro le grandi e godiamoci queste grandi partite che faranno crescere la squadra. Poi comunque nella Uefa fanno dei casini, ho sempre contestato queste estrazioni che servono solo a fare un po' di teatro a Monte Carlo. Spostassero il sorteggio a Nyon".
In campionato la Juventus sta già progettando una fuga con Cristiano Ronaldo ancora a secco: "Se lo avessimo preso noi e per tre giornate non avesse segnato sarebbe già successa la rivoluzione. La forze della Juve è invece affrontare i problemi con estrema calma. Noi emotivamente siamo i numeri uno - ha concluso De Laurentiis -, la napoletanità è emotività ed è giusto che sia così
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