Il Napoli "scopre" la panchina
Cronaca
26 Agosto 2018 Fonte:
Mediaset
La vittoria in rimonta contro il Milan è nata dall'inserimento di forze fresche negli ultimi 20 minuti
Pre-campionato allarmante, qualche critica preventiva e poi... Poi sei punti in due partite e in altrettanti, delicati, scontri diretti. Il Napoli dei novanta punti di Maurizio Sarri riparte dalle certezze e ci aggiunge qualche piccola novità. Non tanto nel gioco, sia pure più verticale di una volta, o negli uomini, con Hamsik per forza di cose in cabina di regia e Zielinski a muoversi tra le linee e sottopunta. Piuttosto nell'utilizzo costante della panchina, tallone d'Achille dell'era sarriana.
Carlo Ancelotti si sta muovendo in punta di piedi ma con grande intelligenza. Ha preso in mano la squadra e l'ha coinvolta senza sconvolgerla. Ha dato continuità all'insegnamento di Sarri e aggiunto del suo. Il pressing offensivo, apparso meno ossessivo contro la Lazio, è tornato prepotentemente contro il Milan. I cambi di gioco restano una costante, come una costante è il palleggio corto, con due o tre soluzioni sempre disponibili per il portatore di palla. La partecipazione alla manovra degli esterni di difesa, non di rado più alti delle mezzali, continua a essere una marchio di fabbrica evidente, come l'aggressione degli spazi oltre le linee avversarie.
Quello che è quasi inedito è l'inserimento di forze fresche negli ultimi 20 minuti. Contro il Milan, il primo cambio - Mertens per Hamsik - ha in parte portato a un cambio di modulo prima di pronto ritorno alle origini subito dopo il 2-2 con la sostituzione di Diawara per Zielinski. Diawara e Mertens sono subentrati due volte su due. Hamsik e Zielinski sono al contrario sempre stati sostituiti. In ciascuna delle due partite, in panchina Ancelotti ha trovato qualità e dinamismo nel momento di maggiore difficoltà fisica della squadra. Contro i rossoneri, infine, ha addirittura pescato il jolly dato che proprio il belga ha firmato il gol partita.
Nel Napoli dei 90 punti non c'era molto da aggiungere e Ancelotti ha quindi deciso fin qui di non aggiungere troppo. Semplicemente ha modificato la gestione. Ha allargato la rosa degli "arruolabili" ben sapendo che in una stagione intensa come quella che attende il suo Napoli sarà necessario utilizzare almeno 18-19 giocatori. Oltre a quelli fin qui messi in campo, ci sarà spazio per Fabian Ruiz, Chiriches, Ghoulam (quando tornerà disponibile), Rog e sicuramente Verdi. L'obiettivo è non arrivare con il fiato corto a marzo-aprile-maggio, il periodo decisivo dell'anno.
Intanto i conti dicono che il suo Napoli, un po' sottovalutato in sede di pronostico, può essere e probabilmente sarà ancora l'anti-Juve e che Ancelotti ha ripreso contatto con il nostro campionato con due vittorie subito molto pesanti. Senza voler per forza personalizzare la squadra, ma "scoprendo" semplicemente la panchina e la sua importanza. E facendo un altro passo nella lunga sfida scudetto.
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